Il Coaugulo è il solidificarsi di una memoria liquida, una liquidità che nutre ed ingrossa il frutto e che ripara le ferite.
L’intervento mira a riconsiderare gli ulivi scelti come scultura viva su cui l’artista interviene insinuandosi nelle cavità del tronco in corrispondenza dei tagli, nelle parti morte dell’albero, con elementi in ceramica dalle forme voluttuose ed organiche.
La forma dell’albero è il solidificarsi del suo tempo di crescita.
Visibili nella corteccia troviamo i segni della sua storia.
Il coaugulo è il solidificarsi di una memoria liquida, una liquidità che nutre ed ingrossa il frutto e che ripara le ferite.
L’albero continuerà a crescere intorno al coagulo in ceramica, incastonandolo nella sua storia.
Con Marco Emmanuele realizza Forno selvaggio, un luogo in cui si ringraziano gli alberi, rimbrottando l’alchimia e la stregoneria attraverso esperienze primitive di cottura con materiali organici, minerali e metallici.
Esiste un antico rituale canadese, in cui gli stregoni dopo aver raccolto i frutti di un albero, per ringraziarlo, piantavano alle sue radici un coltello, del tabacco e alcune monete. Sono infiniti i modi per ringraziare gli alberi. Gli artisti hanno trascorso un periodo di due settimane a raccogliere i frutti di Palmetta e tentare attraverso cotture con ricette improvvisate di celebrare la casualità delle trasformazioni dei frutti, stimolando l’organico e l’inorganico alla compresenza.