Gli stereotipi sul carcere e su chi l’ha frequentato sono ben noti, ripetuti dal cinema, letteratura e media a punto tale da diventare mitologici e da coprire con la loro immensità sovrumana l’esperienza individuale. Ma cosa sappiamo su come si svolge la giornata di un detenuto, su cosa sente lì dentro, come analizza la sua situazione?
Per scoprirlo e offrire una visione più realistica e palpabile della reclusione, abbiamo intervistato detenuti provenienti dalla Casa Circondariale di Terni e dalla Casa di Reclusione di Orvieto. In lunghe ore di conversazione abbiamo toccato tematiche come il tempo libero, la sessualità, la giustizia, idee per riforme o addirittura abolizione del carcere.
VOCI RECLUSE è un progetto partecipativo che punta dunque a rendere udibile l’inudibile. Suggerire la complessità dell’esperienza della reclusione, accorciare le distanze fra società civile e popolazione carceraria, avvicinare mondi all’apparenza molto distanti, sono gli obiettivi dell’installazione sonora realizzata dall’artista Anna Sobczak e da Associazione Demetra.
L’installazione sonora è fruibile a partire dal 15 dicembre 2020 presso il Parco della Legalità (o parco delle Grazie di Sotto) a Terni, e si compone di 25 stazioni audio contenenti le voci di detenuti ed ex detenuti. Attraverso questa raccolta di testimonianze dirette di chi vive o ha vissuto l’esperienza della reclusione in carcere, il parco si trasforma in una libreria umana a cielo aperto.
Voci Recluse, che ha ottenuto il sostegno della residenza artistica “Nutrimenti” e di C.U.R.A. Centro Umbro di Residenze Artistiche, si inserisce all’interno di “COMMUNITAS: un orto, un sentiero, un giardino”, un progetto realizzato da Associazione Demetra e promosso dall UEPE – Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Terni che nel 2020 ha coinvolto 21 persone in esecuzione di misura alternativa o di comunità, un’ampia rete di partner e tre comuni della provincia ternana: Stroncone, Baschi e Terni.
artista di origine polacco-tedesca, vive a Napoli. La sua ricerca è incentrata nell’ambito dell’arte partecipativa, con particolare interesse per le tematiche dei conflitti sociali e della sostenibilità ambientale. Il suo modo di lavorare è spesso caratterizzato dalla collaborazione con persone al di fuori dal circuito artistico, come metodo per esplorare la periferia non solo come luogo geografico ma anche mentale. www.polapolanski.com
un progetto di:
Anna Sobcszak | Pola Polanski e Associazione Demetra
Sound designer:
Marco Testa
con il sostegno di:
Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità – Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Terni
e C.U.R.A. – Centro Umbro Residenze Artistiche
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